Laghi di Plitvice: itinerario consigliato

Laghi di Plitvice: itinerario consigliato

In qualunque parte della Croazia si soggiorni, una giornata ai Laghi di Plitvice è una delle escursioni più gettonate e raccomandate per vincere la noia di interminabili ore distesi al sole ed esplorare le verdeggianti zone interne di questo magnifico paese, che regalano sorprese naturalistiche ad ogni angolo e rappresentano un ottimo rimedio per rinvenire un po’di frescura. Siamo nel complesso montuoso di Lička Plješivica, ai confini con la Bosnia, in un ambiente incontaminato ricoperto di fitte foreste attraversate da cristallini corsi d’acqua, a 140 kilometri da Zagabria, 150 da Zara, 180 da Fiume ed Abbazia, 250 da Spalato. Il parco nazionale si sviluppa su una superficie di 33.000 ettari e comprende ben 16 laghi ubicati a differente altitudine e collegati tra di loro da cascate e fiumicelli che vanno a rifugiarsi in grotte calcaree. Per arrivarci dalla costa, è necessario percorrere le sinuose strade dell’entroterra, che, nonostante non siano a scorrimento veloce, sono comunque mantenute in perfette condizioni. Programmate pertanto di partire al mattino molto presto, per evitare problemi con il parcheggio e godervi quante più ore possibili in questa cattedrale della natura, che cambia profumi e colori ad ogni stagione, dando probabilmente il meglio di sé durante la stagione autunnale, con il foliage fall. Navigando sul sito ufficiale, si scopre che ci sono due ingressi e differenti sentieri da percorrere. Vediamo insieme come organizzare al meglio la visita, da quale ingresso entrare e l’itinerario consigliato.

Belvedere superiore

Considerate innanzitutto che nell’entroterra croato la ricezione dei cellulari è spesso carente, pertanto munitevi di una mappa per navigatore satellitare consultabile anche offline ed impostate, come destinazione, il ristorante Licka Kuca, situato in prossimità dell’ingresso numero uno. Conviene entrare da qui, in modo da percorrere quanti meno metri in salita possibili durante la visita. Se possibile, acquistate i biglietti online, in modo da evitare la fila, e cercate di arrivare quanto più presto possibile per non essere costretti a parcheggiare lontano dall’ingresso o addirittura nel bosco, incastrando l’auto tra gli alberi. L’itinerario da scegliere è il programma C, che consente di vedere tutti o quasi gli scorci più belli del parco. Andiamo per esclusione: il programma A è il più breve, e prevede solo la grande cascata e parte dei laghi inferiori: è consigliato solo a chi ha pochissimo tempo o non ha molta voglia di camminare. Ma suppongo che non siate venuti sin qui solo per vedere una porzione ridottissima del parco! L’itinerario B aggiunge al precedente la traversata in battello sul lago di Kozjak (il più esteso della riserva) ed il ritorno alla base con il trenino. L’itinerario C annette, tra il battello ed il trenino, un percorso ad anello attraverso i laghi superiori. Il tempo di percorrenza è dalle 4 alle 6 ore, inclusa la necessaria sosta di ristoro nell’apposita area situata vicino la partenza del battello. I programmi E, F ed H sono gli stessi percorsi, ma strutturati con partenza ed arrivo all’ingresso numero due, mentre il programma K, di 18 kilometri, è consigliato esclusivamente agli escursionisti più allenati poiché prevede passaggi attraverso sentieri mal segnalati e tratti in salita e discesa disagevoli da affrontare solo con l’attrezzatura adatta. Tenete presente che battello e trenino sono inclusi nel biglietto di ingresso e cominciamo la nostra passeggiata tra i Laghi di Plitvice.

Laghi inferiori

Si inizia dal punto più alto: appena varcherete l’ingresso, sotto di voi noterete un pullulare di laghetti, cascate che sgorgano dalla roccia e vegetazione lussureggiante. E’ uno scenario idilliaco, il protocollo scelto dalla natura per dare il benvenuto ai visitatori. Un percorso a tornanti in discesa, ora con scalini, ora senza, conduce al Lago di Korama. Una serie di passerelle in legno ne consentono l’attraversamento a sfioro per godere da vicino della flora rigogliosa e, se fortunati, anche della fauna, che annovera trote, cavedani, anfibi ed innocue bisce d’acqua. Terminata la passarella, si cammina ai piedi di un costone di roccia e si giunge alla “Veliki Slap“, la cascata più grande del parco, circondata dalle sue sorelle minori che creano uno straordinario effetto a “capelli di venere“. Scattate le foto di rito, si ritorna indietro; ma, anziché riattraversare le passerelle di legno, si procede nel bosco attraversando controcorrente il fluire delle acque dei laghi inferiori, dominati dalla gola del “Donja Jezera”. Qui i corsi d’acqua si infilano in grotte sotterranee, creando scintillanti giochi di colori. Al termine della gola si giunge nella radura del Kozjački most, dove è possibile acquistare panini, salsicce e piatti caldi nei punti di ristoro, condividere le prime foto scattate (c’è il wi-fi) o distendersi sull’erba in attesa della partenza del battello. Per proseguire infatti è necessario attraversare il Lago Kozjak, il più grande del parco, che per colori e vegetazione ricorda un lago dolomitico. Al termine della navigazione si giunge su una piattaforma in legno da dove comincia la lunga passeggiata attraverso il perimetro dei laghi superiori. La vera essenza dei Laghi di Plitvice probabilmente è qui: ogni lago (si arriva a sfiorare il Proscanko, il grande bacino all’estremo sud del parco) regala panorami e giochi di luce l’uno diversi dall’altro, ed anche le loro superfici vi sembreranno sempre di colore diverso. Tantissime cascate minori vi accompagneranno nel percorso tra uno specchio d’acqua e l’altro e, procedendo lentamente scattando di tanto in tanto qualche foto, non risentirete affatto della fatica, per quanto non manchi qualche breve tratto in salita un po’impegnativo. Fate sempre attenzione a seguire bene la segnaletica che indica il percorso C ad ogni bivio o anche il flusso della gente, che di sicuro non vi farà sbagliare strada!

Lago Kozjak

Al termine dell’anello giungerete nei pressi dell’ingresso numero due, dove vi attendono una caffetteria ed altri punti di ristoro. Non vi rimane che attendere il caratteristico trenino che vi ricondurrà, con una guida un po’spericolata (non è certo il Trenino Rosso del Bernina!) ma collaudata, al punto di partenza nei pressi del belvedere principale. Ormai sarà pomeriggio inoltrato e le gambe cominceranno ad essere un tantino pesanti, ma di sicuro la soddisfazione di aver condotto a termine l’intero percorso vi ricompenserà della stanchezza. Prima di recuperare l’auto, consigliato un rifornimento d’acqua minerale a prezzi modici nella salumeria vicino l’ingresso. Hasta la vista, Laghi di Plitvice. E’ ora di ritornare sulla costa, magari percorrendo una strada diversa rispetto all’andata per non perdersi qualche altra chicca!

Laghi superiori

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